Tra loro c’era chi non aveva mai visto un uomo bianco e i più coraggiosi si avvicinavano per tirarti dei pizzicotti sul braccio e accertarsi che fosse vera. Poi gli altri, motivati dai più coraggiosi si avvicinavano e all’improvviso ti ritrovavi travolto da decine di bambini che con sorrisi infiniti ti saltavano addosso cercando di attirare la tua attenzione alla ricerca di una carezza e di attenzioni. Quegli occhi, quegli sguardi restavano impressi dentro come delle fotografie, la sera quando ti ritrovavi solo con te stesso a meditare sul tuo letto con lo sguardo che si perdeva nelle trame della zanzariera, la tua mente non poteva fare a meno di riproporti quegli scenari e quelle sensazioni che talmente forti restavano scritte dentro. Realizzai dopo qualche giorno quanto fosse straordinario ciò che stavo vivendo e quanto fosse importante per quella gente ricevere un aiuto, un sostegno che gli permettesse di migliorare la loro qualità di vita. Eravamo andati per costruire una scuola, ore e ore di viaggio in jeep sulle strade sterrate alla ricerca del villaggio giusto, alla ricerca di quella voce interiore che ti dicesse “E’ qui che dovete lavorare”. Si parlava tanto con i ragazzi della missione, ci si confrontava sulle sensazioni e consapevolezze che man mano prendevano forma dentro di noi, era tangibile che ognuno stesse maturando ed ogni giorno tutto diventava sempre più chiaro. Straordinario ere il modo di vivere e la cultura di questo popolo, nonostante avessero poco condividevano tutto, era il senso di comunità la forza di questa gente, caratterizzati sempre da un sorriso a denti bianchissimi che dava più speranza a noi di quanto noi ne stessimo dando a loro.
Lo scetticismo che avevo svanì lasciando posto a quelle immagini che resteranno sempre impresse nella mia anima, immagini fatte di vita vera, composte da sguardi che ti penetrano dentro e ti fanno capire che tu, nel tuo piccolo, rappresenti una speranza per coloro che non hanno niente ed un piccolo gesto può dare tanto. Ma, la cosa più paradossale e che tornando a casa capisci che hai ricevuto molto di più di ciò che hai dato. Un ringraziamento va a quel popolo meraviglio e ad HPS, grazie per la ricchezza che mi avete donato.